Ma persino questo non dice tutto. Piuttosto, questa città è speciale per un'altra ragione. Perché, quel che stiamo portando agli scientologist di New York oggi, con questa nuova chiesa, è quel che voi avete ispirato nel resto del mondo tre anni fa. Infatti, si può dire in una sola frase che ora guida un movimento globale che porta speranza e salvezza a milioni di persone, in tutto il mondo.
Perché nei momenti più bui e nel peggiore dei posti, emergete tra tutti, come un raggio di luce brillante, che proclama tramite i fatti che:
SI PUÒ FARE QUALCOSA A RIGUARDO.
Le condizioni a cui ci troviamo di fronte oggi non sono che dei "sintomi" della vera "malattia" alla base di un declino culturale. Una società è composta di individui. E se le soluzioni sono quelle che cerchiamo allora rivitalizziamo l'individuo stesso.
Il che mi riporta agli avvenimenti di tre anni fa e alle atrocità dell'11 settembre. È stato un segnale d'allarme per tutti noi. Il sipario è calato, portando alla luce il fragile stato del mondo in cui viviamo. Altri hanno risposto con la guerra e con azioni militari, ma noi abbiamo riconosciuto il terrorismo come un sintomo di quello che in realtà affligge l'uomo. E allo stesso tempo l'urgenza della nostra missione non è mai stata più chiara. Francamente, la richiesta delle nostre soluzioni non è mai stata più grande. Le persone stavano richiedendo aiuto ed era tempo per noi di rispondere all'appello.
E torniamo così a New York, e ad un movimento che avete "ispirato" che ora abbraccia il globo. Sto naturalmente parlando dei nostri Ministri Volontari di Scientology. Oggi, sono noti a livello internazionale, e riconosciuti per quello che è stato descritto come "primo soccorso spirituale". A questo fine sono pronti ed organizzati a rispondere a qualsiasi disastro creato dall'uomo o dalle forze della natura.
Quella storia è iniziata qui, a Ground Zero, subito dopo l'11 settembre. Con una città, in effetti una nazione, piombata in uno stato di shock, è stato proprio qui in questo posto che vi siete mobilitati per dare quell'aiuto di cui c'era un disperato bisogno. E si trattava di qualsiasi cosa di cui c'era bisogno.